DUE PAROLE sul libro.
Molti mi giornalisti mi chiedono “CHI E’ EMILIA”?
A volte cito me stesso e dico:
EMILIA è UN SOGNO, UNA SPERANZA, E' LA RAGIONE OLTRE LA RAGIONE O LA FOLLIA OLTRE LA FOLLIA, EMILIA E' VOGLIA DI RINASCERE E AL TEMPO STESSO LA DOLOROSA CONSTATAZIONE DELL'ESISTERE! MA SE SI RIESCE A COGLIERE L'ESSENZA DI EMILIA SI RAGGIUNGERA' IL SUBLIME E SARA' PER NOI SOAVE MOMENTO CATARTICO!
Oppure rispondo citando a volte Bruno Garofalo, Uno dei Massimi Scenografi e Registi Teatrali Napoletano, ma Internazionale che, nella prefazione del mio libro, ha scritto:
Emilia è un simbolo del disagio dell'esistenza, un oscuro oggetto del desiderio, <<talmente malleabile e modellabile come creta,da adattarsi al dentro di ciascuno di noi>>.
Oppure facendo riferimento alla scena che anticipa la chisura del sipario del “COSI’ E’ VI PARE” e cioe’ quando chiedono alla Signora Ponza “Lei realmente chi è”.
Per me nessuna! Nessuna! Io sono colei che mi si crede”
Altre volte cito da una poesia di Allan Poe
Tutto ciò che vediamo o che ci par di vedere non è ch’un sogno dentro un sogno.
O ANCORA da Pessoa
Tutto è molto piu’ misterioso di quanto si creda, e tutto questo qui—Dio,l’universo e io—è solo un cantuccio menzognero della verità inattingibile…