Articolo su Gianni Mauro da "Cronache del Mezzogiorno"
Articolo tratto dal quotidiano di Salerno "Cronache del Mezzogiorno"
Rubrica: " In punta di penna "
di Alfonso Sarno
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Un sogno diventato realtà, la splendida carriera artistica di Gianni Mauro
Ma fu nel 1978 che Gianni Mauro svoltò veramente l'angolo. Già, dietro l'angolo l'aspettava Rino Gaetano che cercava quattro musicisti che dovevano accompagnarlo nell'esecuzione di "Gianna", in gara al Festival di Sanremo. Un coretto-tarantella. Pochi versi: "Ma dove vai, vieni qua ma che fai, dove vai, con chi ce l'hai..." che divennero immediatamente un tormentone, fatti propri da giovani in bilico tra la pastasciutta di mammà e tendenze esterofile. Un Sanremo non eccezionale, targato Ravera, con pubblico, stampa e Rai scarsamente interessati, rari big e poche canzoni rimaste nella storia della canzone. "Gianna" fu una di queste. "Per me", continua Mauro, "furono giorni indimenticabili. Mi scelsero perchè, dissero, che assomigliavo ad un barbone... Essere sul palco dell'Ariston, insieme con Rino - artista che merita ancora di essere veramente riscoperto - mi elettrizzava. Una scossa di adrenalina che riprovai l'anno dopo quando, con i Pandemonium, mi piazzai al decimo posto con "Tu fai schifo sempre", una canzone surreal-demenziale che ha dato l'imprimatur al gruppo".
Un gruppo, oggi denominatosi Gruppo di teatro-canzone, che divenne una presenza fissa nelle radio private, dando anche un contributo dignitoso ai bilanci della casa discografica e partecipando ai più importanti show televisivi . "Sembravamo, sembravo il pastore delle meraviglie: davo del tu ai Camaleonti, la gente mi fermava per la strada, mi abbracciava, mi faceva le richieste più assurde". Come la signora che gli chiese di intervenire perchè la televisione "da qualche giorno non funziona bene. Ci sono delle strisce ed va su e giù". Questioni di feeling con un pubblico, che ieri come oggi, è sempre un po' distratto. "Venivamo confusi con altri gruppi come gli Armoinium, i Delirium, la Schola Cantorum...Lo stesso successe a Rino che, nel corso di una serata, venne presentato come Mino Reitano.." "Per fortuna", continua, "abbiamo uno zoccolo duro di pubblico che non ci ha mai abbandonato e ci segue sempre con affetto sia quando - come nel 1981 con "Fatte curà" partecipammo al Festival di Napoli e nel 1990 con "Canzone scartata" vincemmo il festival della canzone comica di Viareggio - sia quando giriamo per teatri". Perchè oggi l'impegno predominante dei Pandemonium è rivolto al teatro: "Siamo considerati gli eredi del Quartetto Cetra, a cui abbiamo dedicato uno spettacolo "In quel vecchio palco della Scala". In un altro fortunato spettacolo abbiamo rivisitato la scuola dei cantautori genovesi e, a febbraio 2010, saremo con Carlo Molfese al Teatro dell'Angelo di Roma con "Memorie di un impresario".
La polvere del palcoscenico ha ormai intriso pelle ed abiti (sempre surreali) di Gianni Mauro. "Ho avuto la fortuna di lavorare con i mostri sacri come Gigi Proietti, Gino Bramieri, Pippo Franco che cura la regia dei nostri spettacoli. Ricordo una replica del "Gaetanaccio" con Proietti. Impersonavo un cardinale. Gigi che era Gaetanaccio stava porgendo la battuta al Papa, impersonato da Riccardo Billi. Il poverino non riusciva a rispondere perchè gli si era staccata la dentiera...."
Aneddoti di quasi quarant'anni si festival, gioie, delusioni, nottate in auto, tetri, feste patronali. Quarant'anni davanti e dietro le quinte. "E' vero canto con i Pandemonium, dove tra gli altri c'è stato anche Amedeo Minghi, ma non ho mai tralasciato la mia attività di autore". Che lo ha visto impegnato in "Un medico in famiglia", nelle colonna sonora del "Bisbetico domato", film di successo interpretato da Adriano Celentano e che lo vede ancora a fianco di Gigi Proietti. Conservando intatta la voglia di stupire. "Canto malinconico", brano scritto per Vittorio Marsiglia è diventato, grazie ai passaggi di Pippo Pelo su Radio Kiss Kiss l'ennesimo tormentone. A tutto questo si aggiungono tre libri (ultimo "Il libretto rosso del pensiero di 'Mau' ro") che hanno avuto un buon riscontro e che lo hanno riportato nella sua Salerno "Veramente cerco sempre di non stare troppo lontano. Dal 1999 al 2002 sono stato direttore artistico delle manifestazioni organizzate dal Comune di Vietri sul Mare che, fra parentesi, mi ha premiato per ben due volte, per la mia carriera. Lo stesso ha fatto il Comune di Mentana. Dopo dieci anni sono ritornato in sala di incisione con i Pandemonium. Stiamo preparando un disco con brani degli anni '20 e '30 rivisitati ed altri nuovi. Continuiamo a giocare con il pentagramma, a scrivere canzoni, a riarrangiarle, reinterpretarle con humor rendendole a volte esageratamente sceme. Questa è la filosofia mia e dei Pandemonium".