Stampa questa pagina
Martedì, 12 Agosto 2008 12:36

...Kafka che era in me ne moriva

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)
Nei prossimi mesi il nuovo libro di Gianni Mauro:

 

Sono un viandante dell'esistere. Durante i miei percorsi
reali, metafisici, metaforici raccolgo disordinatamente
emozioni, pensieri, disperazioni, fruscii di gonne
leggere, soffi di amori sussurrati appena, deliri di laceranti
ma sommesse, discrete, “vite ai confini”, palpiti
di gioiose, giovani, “vite in divenire”e proseguo cosi',

di passo in passo, lieve, esitante, quasi invisibile ma
con coraggio, con molto coraggio…
...E il passaggio dal pensiero non-definito alla scrittura
dello stesso è rapidissimo e cosi' in quel brevissimo
istante, in cui la mia mente si perde, lassu' dentro un
pugno di stelle, il mio sguardo segue incantato la mia
mano decisa, che, quasi trascinata da malia, trascrive
su un foglio, con delicatezza, appena sfiorandolo, piccolissimi
frammenti delle nostre soffuse, confuse, spesso
contuse, meravigliose, dolorose, ma straordinarie
esistenze.

Due poesie tratte dal libro:

                        Francesca

FRA...si sussurrate, appena, alla tua Bellezza quieta ma
                                                    indefinibile che i-
NCE...de agile flessuosa elegante, ma complessa come

SCA...tole cinesi di certe nostre vite……nell'ultima un
                                                        Diamante!!


FRA ...di noi un filo sottilissimo di infinito dolore separa
                                                            Le tue a-
NCE...strali celesti azzurrità dalle mie residue oscurità
                                                           dilanianti
SCA...vandoti solchi allegri nelle gote, che mi sorridono
                                                         Di bambina


FRA ...seggi musicali soffici e improvvisi, delicati ma i-

NCE... ssanti celati nell'enormità dei tuoi occhi leggeri

SCA...ndiscono armonie di oasi serene alla turbolenta
                                          Ed inquieta anima mia

FRA...gili come esitanti sospiri le tue mani di seta si co-

NCE...dono carezzevoli ai miei scompigliati pensieri

SCA... ldando, come veloci lampi di sole baluginanti, la
                                Mia disperata antica stanchezza.

                                        Vietri sul mare. 15/5/08

 

    A Ti Jean*

Vago liberamente
Senza un domani
Senza mete di stelle
O di ogni qualche
Utopico confine…
Sono la Grande Madre
Il doloroso e mellifluo
Scorrere del tempo…
Imbavaglio il colore
Dei ricordi
Esistendomi in presenti
Recidivanti estemporanei
Ed ascolto estatico
La sconfinata melodia
Dei miei silenzi……
Sogno e divago il sogno
Relegandolo smembrato
Nelle tristi oscurate
Non-coscienze…
Datemi un soffio uno soltanto
Di un pallido battito
Di un cuore maldestro
E ve lo induco
In bora armoniosamente furiosa
Che sospinge anche nuvole
Tronfie di tempestosi destini
Lontano ma oltre il lontano
Di firmamenti neanche immaginati…
Disteso in una bruma di novembre
Vagheggiavo forme non essenziali
di giovani fanciulle in tinte tenui
di primavere incontaminate
incantevoli linimenti per certe
vite ancora dilaniate……
….E intanto andavo
Imperterrito pellegrino dell'esistere
Circonfuso di misericordie
Infinite sparse con parsimonia
Ai bordi estremi dei marciapiedi
Del dolore….e nell'andar pensavo
MI SIA SEMPRE SOSTEGNO
IL MIO VIANDARE!!!.....

 
* Jack Kerouac

 

 

Letto 5318 volte Ultima modifica il Sabato, 21 Settembre 2013 14:41